Meditazione e corsa non sono la stessa cosa.

A volte sento alcuni atleti che mi dicono che per loro la corsa è come la meditazione. Non metto in dubbio i benefici della corsa. Sono il primo ad affermare che la soddisfazione di superare i propri limiti sia impagabile e che la scarica di endorfine in certe situazioni valga davvero lo sforzo profuso ed il tempo dedicato. Però meditare è davvero qualcosa di diverso. Le differenze sono due: lo sforzo profuso in una corsa o in un percorso in mountain bike scarica il corpo e la mente di energie; alla fine è la stanchezza che impedisce alla mente di produrre i suoi film e abbassa le tensioni. Dopo un adeguato riposo la mente ritorna però a pieno regime. Le endorfine e la serotonina prodotte generano una sorta di dipendenza e quindi l’unica soluzione per ritrovare il benessere è ritornare a correre o a pedalare, aumentando la dose. Nella meditazione non c’è sforzo e quindi non c’è stanchezza. Vengono prodotte lo stesso sostanze come endorfine, ossitocina, serotonina, che generano piacere. Nella meditazione però la mente viene addestrata, come un cavallo selvaggio, ad obbedire alla propria coscienza. Senza violenza siamo così in grado di ottenere effetti positivi e piacevoli. L’altra differenza è che, come abbiamo detto, nella pacificazione ottenuta con lo sforzo ogni beneficio apparente viene perso col riposo e il ripristino delle energie. Nella meditazione ogni passo è dato per acquisito e quindi la progressione è inesorabile. Ogni sessione di meditazione produce degli effetti positivi e pacificatori che non vengono mai persi, ma sedimentano gli uni sugli altri. Addirittura a distanza di tempo, dopo interruzioni più o meno lunghe, ci si ritrova piacevolmente allo stesso punto. La meditazione aiuta inoltre a superare lo stress da gara. Sia prima di una competizione che nelle difficoltà che possono emergere proprio nel corso della stessa. Aiuta la visualizzazione che, come recenti studi scientifici hanno dimostrato, è allo stesso livello di importanza di una corretta pratica di allenamento ed una dieta bilanciata. Meditare favorisce l’emergere del FLOW o trance d’atleta. Quando corpo, respiro e mente si armonizzano perfettamente e quasi in assenza totale di sforzo, la prestazione raggiunge il massimo livello e il maggior benessere possibile.